Questo libro è il risultato di una storia durata trent'anni: da quando ho iniziato a produrre, nel 1981, le prime alternative alla carne, ho iniziato a chiedermi sempre più spesso: Qual è la reale qualità degli alimenti? Le risposte sono maturate nel tempo, nel corso di anni di meditazioni quotidiane, e sono arrivate come un dono dall'alto, un'illuminazione interiore: gli alimenti sono coscienza, e purezza e amore sono le qualità più importanti per coloro che li producono. Negli anni '90 le ricerche di Masaru Emoto sull'acqua ci hanno mostrato quanto sia importante per i nostri alimenti, oltre alla purezza dell'acqua, anche la sua qualità energetica e il suo contenuto di informazioni.
Per conoscere queste caratteristiche fondamentali ma invisibili e perfezionare gli alimenti di Soyana, nel 1996 abbiamo creato il nostro laboratorio per la ricerca sulla qualità sottile, accorgendoci sempre di più che per ottenere una qualità realmente completa dei prodotti Soyana non solo era indispensabile e possibile vitalizzare l'acqua, ma era necessario armonizzare anche gli “influssi” che si trasmettono agli alimenti: la corrente elettrica, il gas e anche l'aria.
Nel 2000, in occasione del ventesimo compleanno di Soyana, abbiamo girato il film Alimenti per vivere, che in 40 minuti illustra i 4 principi fondamentali di Soyana sulla qualità: 1) alimenti vegetali, 2) da agricoltura biologica, 3) con un'elevata energia sottile e 4) prodotti con coscienza.
Il team di Soyana ha mostrato il film ai nostri clienti nel corso di 100 serate organizzate in ogni parte della Svizzera, riscuotendo un grande successo. Ogni sera molti clienti
ci hanno stretto calorosamente la mano chiedendoci di proseguire nel nostro lavoro (il film è ora visibile sul sito www.soyana.ch nella sezione Qualità).
Migliaia di immagini del laboratorio LifevisionLab ci hanno mostrato che esistono differenze sorprendenti tra i vari alimenti: abbiamo scoperto immagini meravigliose e altre devastate e mi sono accorto che la natura dell'immagine è in relazione con i metodi di coltivazione e di produzione. È nata così l'idea di mettere queste immagini a disposizione dei consumatori perché potessero compiere scelte alimentari consapevoli.
Ho esposto la nostra idea al BAG (Bundesamt für Gesundheit, Ufficio Federale della Sanità Pubblica), l'ente preposto alle dichiarazioni nutrizionali, chiedendo che venisse creato un gruppo di lavoro con l'obiettivo di studiare il modo di mostrare in etichetta l'energia ordinatrice degli alimenti. Ho presentato un'ampia documentazione, ma la responsabile, anche se personalmente molto interessata, mi rispose che non sarebbe stato possibile creare un gruppo di lavoro finché il metodo non fosse stato ufficialmente riconosciuto a livello scientifico, ovvero finché non fosse stato inserito nell'insegnamento
del Politecnico Federale della Svizzera. Rimasi molto deluso, perché sapevo che non sarebbe mai successo.
Il rifiuto da parte degli esperti del BAG anche solo di discutere più approfonditamente su come informare meglio i consumatori mi ha fatto riflettere, perché secondo le loro dichiarazioni ufficiali il raggiro dei consumatori è il reato peggiore: questo è